Domande e risposte sulla protezione dal rumore
Abbiamo raccolto una serie di risposte alle domande più frequenti, inerenti la sicurezza dell’apparato uditivo e la protezione dal rumore in ambiente lavorativo.
Per qualunque ulteriore quesito non esitate a contattarci.
Nell’ambito dei protettori acustici, l’iperprotezione è la caratteristica degli otoprotettori che tendono a isolare acusticamente la persona dall’ambiente circostante.
Questa iper-protezione se, da un lato, preserva efficacemente l’apparato uditivo, dall’altro isola totalmente il lavoratore non consentendogli di rimanere in contatto con l’ambiente ed esponendolo al pericolo.
Gli otoprotettori Aphonour sono personali, costruiti riproducendo fedelmente la conformazione del padiglione auricolare di ogni soggetto.
In questo modo si ha la totale aderenza dell’otoprotettore all’interno dell’orecchio, assicurando così una protezione ottimale contro i rumori.
Gli otoprotettori usa e getta, realizzati in materiale spugnoso, aderiscono anch’essi in modo perfetto al padiglione auricolare, garantendo una discreta protezione. Il grande svantaggio di questo tipo di protettore è quello di essere disagevole da maneggiare e da lavare, risultando scomodo nel lavoro di tutti i giorni.
Gli otoprotettori usa-e-getta sono costruiti in materiale gommoso o spugnoso ed offrono una buona protezione contro i rumori. Tuttavia, presentano numerosi svantaggi: sono scomodi da maneggiare, non garantiscono un adeguato livello di igiene e risultano poco pratici nella vita di tutti i giorni. Per questi motivi il lavoratore tende a non indossarli, esponendosi così al rumore.
Gli otoprotettori Aphonour sono realizzati in materiale rigido: essendo ricavati dal calco del padiglione auricolare, aderiscono perfettamente offrendo una protezione ottimale, senza isolare l’operatore dall’ambiente esterno. Si possono lavare con normale acqua e sapone e garantiscono, quindi, un livello di igiene adeguato.
L’altro grande vantaggio è quello di essere facilmente manipolabili ed indossabili, risultando estremamente pratici nell’uso quotidiano.
A differenza degli otoprotettori monouso, gli otoprotettori Aphonour durano diversi anni, riducendo drasticamente la dispersione di materiale plastico nell’ambiente.
Nell’ambito della sicurezza sul lavoro, il rumore può essere definito come l’esposizione a stimoli sonori di diversa origine; al di sopra della soglia degli 80 decibel, il rumore può causare danni all’apparato uditivo e alla salute in generale.
In particolare, ad ogni incremento di 3 decibel il rischio per l’udito aumenta del 100%.
Nel volume “Salute e sicurezza nelle imprese artigiane e nelle PMI: cosa occorre sapere e cosa si vede fare” redatto da OPRA Lombardia, si segnalano effetti nocivi del rumore non solo a livello dell’apparato uditivo, ma anche dell’apparato circolatorio, dell’apparato digerente, dell’apparato endocrino e di quello neuropsichico.
Gli otoprotettori professionali offrono una adeguata protezione dal rumore, che consente di preservare la salute dell’apparato uditivo.
Negli ambienti rumorosi è necessario che gli otoprotettori siano sempre correttamente indossati: anche una sola esposizione ad un forte può causare un danno permanente all’apparato uditivo.
Il rumore ha diversi effetti negativi sulla salute. Elevati livelli sonori causano danni permanenti all’udito ma, anche a livelli bassi, i rumori possono provocare disturbi fisici e psichici.
Il rumore è percepito come fastidioso, e causa nell’organismo una risposta di allerta: vengono rilasciati ormoni dello stress come l’adrenalina ed il cortisolo; la frequenza cardiaca aumenta, così come la pressione arteriosa e la frequenza respiratoria.
Le conseguenze dirette per la salute possono essere:
- nervosismo, tensione, aggressività
- stanchezza e depressione
- ipertensione
- disturbi della concentrazione e calo del rendimento
- malattie cario circolatorie
Il rumore di forte intensità può provocare trauma acustico dell’apparato uditivo, che causa un danneggiamento delle cellule ciliate dell’orecchio interno.
Il trauma acustico acuto si verifica in seguito ad una esposizione al rumore oltre i 140 decibel, che un tempo limitato (pochi secondi). In questo caso i danni possono essere transitori.
Il trauma Acustico cronico si verifica, invece, ad una prolungata esposizione a rumore superiore a 85 decibel: se l’esposizione al rumore è ripetuta nel tempo, c’è un forte rischio di un danneggiamento permanente del sistema uditivo.
L’acufene, detto anche tintinnio, è un disturbo uditivo che si manifesta di solito con la percezione di un fischio o un ronzio continuo di intensità più o meno elevata. In certi casi può risultare molto fa-stidioso, influendo negativamente sulla qualità della vita della persona che ne soffre.
L’acufene non è considerato una patologia; può insorgere a causa di molteplici fattori, come danni neurologici, infezione dell’orecchio, stress ossidativo, stress emotivo.
Anche l’esposizione a forti rumori può causare l’insorgenza dell’acufene.
L’ipoacusia professionale è una malattia che si manifesta con una diminuzione dell’udito a causa dell’esposizione prolungata a forti rumori.
Esiste anche una forma di ipoacusia congenita, ma occorre sottolineare che nel 40% dei casi, questo disturbo è causato da un trauma acustico cronico, dovuto all’esposizione al rumore in ambiente professionale.
Di solito sono colpite entrambe le orecchie in modo simmetrico. I danni provocati dal rumore sono quasi sempre irreversibili.